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accompagnare i nostri bambini         La società del fuoco festeggia
a vivere questa esperienza,
fossimo capaci anche noi adulti
di imitarne un po’
l’atteggiamento, la spontaneità
e l’entusiasmo nel vivere le
nostre eucarestie.

 La “Società del Fogo”                Il recente pranzo sociale, alla Nogherazza, che ha riunito assieme un numero significativo
    festeggia 115 anni                di aderenti alla Società del Fuoco. Oltre a rappresentare un possibile concreto aiuto in
                                      caso di bisogno, questi gruppi hanno anche il pregio di aiutare le persone e i paesi a non
Domenica 15 aprile, la Società        chiudersi in se stessi e a valorizzare la solidarietà e il mutuo soccorso.
di Mutuo Soccorso contro
l’incendio, fondata a Caleipo nel             Rimessa “a nuovo” la stradina di Bieter
1903, ha festeggiato i suoi 115
anni di vita e di attività sociale    Nel numero precedente avevamo
con una messa di suffragio in         informato sulla situazione disastrosa in
ricordo dei soci deceduti e un        cui si era venuta a trovare la strada di
simpatico pranzo alla Noghe-          accesso a Bieter, a motivo delle piogge.
razza, al quale ha partecipato        Questa volta siamo contenti di poter
un significativo numero di iscritti.  informare che il comune è intervenuto ed
La società venne fondata da un        ha ripristinato e “rimesso in sesto” il
gruppo di 47 persone che,             fondo stradale, per cui Bieter si prepara
guidate da Bepi del Capo, sotto-      al “via”.
scrissero un documento nel
quale si impegnavano a prestar-
si mutuo soccorso in caso di
incendi che avessero creato
problemi alle loro abitazioni. Da
allora il gruppo, composto
prevalentemente da famiglie di
Caleipo, ha allargato i propri
confini un po’ in tutte le frazioni
del castionese, raggiungendo la
quota attuale di 174 iscritti.
In questo secolo abbondante
della sua storia, per fortuna!, la
Società non ha dovuto cimen-
tarsi con incendi di grosse
entità, però ogni volta che c’è
stato qualche problema di
questo genere ha sempre dato il
proprio contributo alle famiglie
che avevano avuto danni. Si
tratta di una forma di solidarietà,
nata proprio dalla gente, e con
una finalità molto pratica e con-
creta: quella del “darse ‘na man
tra de noi”.
Riporto volentieri, a questo
proposito, l’ultima parte di un
simpatico articoletto, comparso
sul nostro bollettino 15 anni fa’ a
firma di Nin: «L’undicesimo
comandamento dei nostri
vecchi era “Indegnarse!” che
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