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UN’ ESTATE DA INCORNICIARE
da don Giuseppe Pierobon e da siamo diretti verso la Calmada.
Quando Bieter un gruppo di baldi giovanotti di Un anno pieno di novità: un
non c’era ancora quell’epoca. gruppo animatori ampliato
pronto a seguire i ragazzi con la
Voglio ‘aprire’ queste due pagine dedicate Un Bietèr ruggente stessa grinta e determinazione
ai nostri giovani con una foto “amarcord” di sempre, tante nuove attività
datata 1960 e scattata in Nevegal, nelle È finito sabato 28 luglio il cam- coinvolgenti e nuovi giochi. Il filo
prossimità dell’albergo Olivier dove si è peggio per i bambini delle conduttore della settimana – per
tenuto uno dei primi campeggi della nostra elementari, un appuntamento noi – è stato il cartone animato
parrocchia. Per coloro che hanno un certo che si fa attendere con ansia e “Cars, motori ruggenti”, un viag-
numero di anni sulle spalle è possibile gioia tutti gli anni. gio in una storia realmente
riconoscere i volti dei protagonisti, tra cui: d “Ci siam trovati tutti a Modolo, accaduta, che mostra il destino
Giuseppe Pierobon, Angelo Secolini, zaino in spalla e pronti andiamo di centinaia di città degli Stati
Luciano Cason, Mario De Bona .. e alcune su…”, inizia con questi due versi Uniti. “Cars” racconta una storia
giovani-speranze di allora. la canzone di fine campo. Ed è brillante e allegra venata da un
proprio così che è iniziato il malinconico senso di perdita. È
campeggio: il ritrovo era a la storia di una giovane macchi-
Modolo e dopo i saluti iniziali ci
I protagonisti del campo delle elementari
L’esperienza del campeggio, Come ogni anno, l’esperienza dei campeggi estivi di Bieter è stata inaugurata dal gruppo delle
per la nostra comunità castione- elementari, con un significativo innesto di ragazzi “nuovi” e con l’organizzazione tecnica di un nutrito
se, costituisce un momento gruppo di animatori che non hanno deluso le aspettative.
forte di incontro e di proposta
formativa per i nostri ragazzi e
giovani da circa sessant’anni. Si
tratta di un’opportunità di incon-
tro e di crescita per i nostri
giovani che richiede un grande
dispendio di energie sia in fase
organizzativa, sia nella realizza-
zione dell’esperienza, ma che
viene ripagata dall’entusiasmo
che la caratterizza sia durante la
sua attuazione, sia anche nei
mesi a seguire. Unica nota
dolente: la bella e intensa espe-
rienza di gruppo che si vive in
quei giorni non trova continuità
nella vita della comunità, mentre
avrebbe tutti “i numeri” per
diventare, per tutti noi, una risor-
sa preziosa e un’autentica ven-
tata di primavera.
Desidero iniziare queste due
pagine, rivolte ai nostri ragazzi e
giovani con una simpatica foto
d’archivio che ricorda forse il 1°
campeggio realizzato, nel 1960,