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l'eco Del CASTIONESE    inserto speciale2

sardegna ricca di fascino

Organizzare una gita, per un parro-      Dalla “terraferma” ai primi passi sull’isola
co, non è semplicemente offrire a
delle persone la possibilità di visita-  La prima meta del viaggio è stata la visita alla città etrusca di Volterra. Qui il gruppo si è
re luoghi non conosciuti ed              fatto ‘immortalare’ per la prima volta sui gradini della cattedrale, con alle spalle il simbolo
apprezzare bellezze artistiche e         dell’ulivo. Sotto: alcuni scatti per ricordare il saporito e caratteristico pranzo con i pastori
naturali, ma è soprattutto               di Portobello e attesa davanti al museo del Costume.
l’opportunità per condividere dei
giorni insieme (cosa impossibile         teristici trenino. Dopo la visita a   Giovanni in Sinis, una rustica e
nella vita quotidiana) e creare dei      questo centro archeologico impor-     possente costruzione del IX
rapporti umani che hanno la capa-        tante che ci ha permesso di intuire   secolo, di aspetto romanico-
cità di durare nel tempo e contribui-    le doti architettoniche e ingegneri-  bizantineggiante e una architettura
scono a dare vita a quello spirito di    stiche di fenici prima e romani poi,  del tutto originale. Nel pomeriggio:
“famiglia” che è uno degli obiettivi     abbiamo fatto una sosta a San         visita a Bosa, città edificata acca-
principali di una comunità cristiana.                                          nto all’estuario di un fiume ,il Temo,
Detto questo, vale la pena richia-
mare i momenti più significativi del     La visita ai nuraghi e alle Grotte di Nettuno
viaggio fatto in Sardegna, per
permettere a chi c’era di riviverlo      Dopo la suggesti-
nel ricordo, e a chi non c’era di        va visita di
conoscerne alcuni particolari.           Oristano e di
Lunedì 4 settembre l’avventura è         Alghero ci siamo
iniziata di buon mattino, con 52         fermati ad osser-
persone provenienti da luoghi            vare un caratteri-
diversi, ma tutte desiderose di          stico nuraghe a
vivere un’esperienza significativa e     Palmavera,
interessante. Obiettivo principale       prima di “tuffarci”
del primo giorno è stata la visita di    in uno splendido
Volterra, cittadina che conserva         scenario marino
ancora testimonianze architettoni-       che ci è stato
che dell’epoca etrusca e romana          offerto dalle
ed è celebre per la lavorazione          Grotte di Nettu-
dell’alabastro. Conclusa la visita ci    no.
siamo diretti alla volta di Livorno
per imbarcarci sul traghetto che,                              11
nottetempo, ci avrebbe permesso
di sbarcare, il mattino seguente ad
Olbia.
Arrivati in Sardegna, dopo aver
incontrato Paolo, la guida che ci
avrebbe accompagnato per l’intero
tour dell’isola deliziandoci con i
suoi interventi appropriati e le sue
battute, ci siamo recati a Nuoro,
con una sosta alla chiesetta che
contiene le spoglie mortali della
scrittrice Grazia Deledda e una
interessante visita al museo del
costume sardo, risultata molto
interessante. Il “top” della giornata,
però, è stato il pranzo tipico a
Portobello, con una famiglia di
pastori che ci hanno preparato un
ottimo pranzo con maialino alla
brace, pecora, vino cannonau e
–alla fine- ci hanno intrattenuti con
alcuni canti corali della loro terra.
Alla sera, dopo aver visitato il
caratteristico centro di Orgosolo,
siamo giunti a Oristano, per la
sistemazione in albergo.
Mercoledì 6 settembre, dopo aver
visitato velocemente il centro di
Oristano, ci siamo diretti alle rovine
di Tharros, per raggiungere le quali
ci siamo “imbarcati” su di un carat-
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