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l'eco Del CASTIONESE

all’intraprendenza del nostro
Oris Dal Pont, la mattina di
lunedì 4 novembre, la lapide
commemorativa del caduti della

Grande Guerra, situata sul retro
dell’abside della chiesa di

Castion, ha visto raggrupparsi
davanti a sé una piacevole

rappresentanza dei ragazzi           Una foto-ricordo, accanto all’abbazia di Monte Uliveto Maggiore, in Toscana, dove si è
delle elementari e, anche, del       recato un gruppo di nostri “giovinotti” del ‘53 durante un week end di fine ottobre.
nostro asilo, assieme ad alcuni
alpini, a dei bersaglieri e a            Piacevole         Concludiamo questa veloce
rappresentanti di altri corpi        riconoscimento        carrellata di cronaca locale con
dell’esercito, per rendere omag-
gio ai caduti e ravvivare la loro                          una foto piacevole per il signifi-
memoria e l’importanza di non
rendere vano il loro sacrificio,                           cato che rappresenta: si tratta
impegnandosi a diventare
uomini e donne di pace. Don                                della nostra Rosa Tormen che,
Marco ha raccontato la vicenda
di un giovane ufficiale austriaco,                         quest’anno, ha raggiunto il 30°
ucciso davanti alla chiesa e poi
sepolto nel cimitero di Castion,                           anno di volontariato come
e il desiderio dei suoi genitori di
poter avere a casa la sua salma,                           propagandista de L’Amico del
riconoscenti al parroco di allora,
d Sperandio, per averlo sepolto                            Popolo e –per questo motivo-
e pregato per lui. A coronamen-
to della manifestazione i ragazzi                          ha avuto un’onorificenza dal
delle elementari, guidati dalla                            nostro settimanale diocesa-
loro insegnante, hanno cantato
l’Inno all’Italia e il motivo: “La                         no. Da parte nostra un
bandiera dei tre colori”: una
manifestazione semplice nella                              “grazie” sincero per la sua
forma, ma istruttiva nei contenu-
ti.                                                        collaborazione (che non si

                                                           limita solo all’Amico del

                                                           Popolo!) e l’augurio di poter

                                                           continuare ancora a lungo il

                                                           suo servizio alla comunità.

un finale di cronaca al colore dell’alloro

Collazuol Veronica                   Meneghel Moira        Tormen Diego

Concludere il nostro racconto di vita paesana con qualcosa di positivo che riguarda i nostri giovani fa’ sempre piacere. Quando, poi,
questo “qualcosa” è il raggiungimento sudato e meritato di un traguardo negli studi come trampolino di lancio per la vita: la soddisfa-
zione è ancora maggiore. E’ con vero piacere, quindi, che ricordiamo il raggiungimento della laurea di tre dei nostri giovani: Coll&a-

&o· haizuol Veeroniica, che si è laureata il 24 settembre presso l’Università di Padova, nel dipartimento di Fisica e Astronomia; Toornmnen

Diego, che si è laureato il 23 agosto presso la Facoltà di Ingegneria della Scienza e dell’Informazione dell’università di Trento, e
Meneghel Moira, che si è laureata il 12 novembre, presso l’università di Padova, in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei
Luoghi di lavoro. Complimenti ai laureati e felicitazioni alle loro famiglie.

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