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mo, per migliorare. La forza rigenerante della vita
PAELLSE.GARUINGAUGSTGAIO Una simpatica e
bella immagine della
famiglia Serbati di
Madeago che
(A cura di Roberta Balcon) testimonia la forza
Lunedì 22 agosto, alle 5 del inarrestabile della
mattino, 12 pellegrini (come i 12 vita: la bisnonna
Maria, nonna Danie-
apostoli) sono partiti all'alba di la, la mamma Betty e
un nuovo giorno, dal Duomo di l’ultima arrivata: la
Belluno, per raggiungere il San- piccola Nicole. A
tuario di Santa Augusta, ognuno tutta la famiglia un
grosso augurio.
con la propria motivazione,
determinato a compiere questa
attraversata, ricco di entusia-
smo e di aspettative. la condividere. Questo è il senso della vita...."
Lassù tutto è bello e suggestivo diceva Don Francesco. Non a
Il percorso si è snodato lungo i perché la natura è stata genero- caso Papa Francesco sottolinea
sa, e la fantasia è portata spon- che proprio l'amore di Dio è la
siti devozionali più sentiti del taneamente a immaginare, ragione fondamentale di tutto il
senza il pericolo di scostarsi creato.
Castionese attraversando troppo da quella che doveva Un grande plauso va fatto a
essere la realtà di tanti secoli or Federica De Carli e a Daniele
Cavessago, Madeago, Cirvoi, le sono. Giaffredo, dell'Insieme si può di
I partecipanti sono rimasti entu- Belluno, a Don Luciano e agli
Ronce , Valdart, e svalicando siasti del panoramico percorso scout addirittura provenienti
e sono tornati a casa arricchiti anche da Conegliano, che
verso Vittorio Veneto attraverso nell'anima: "Vivere nell'amore, hanno supportato questo cam-
ricevuto e donato, è esperienza mino nella riscoperta di questo
la forcella Zoppei. bellissima, vera, profonda: Così, antico Pellegrinaggio che nel
così desidero vivere sempre. lontano 1931 aveva visto parti-
Don luciano Todesco ha bene-
detto il pellegrinaggio ricordan-
do la figura di Don Francesco
Cassol tanto cara a questo
modo di pregare nella natura,
scomparso proprio il 22 agosto
2010 . Lungo il percorso i pelle-
grini hanno potuto camminare
nella riflessione godendo di un
panorama incantevole, dalle La memoria come scuola di vita
creste infatti la vista spaziava a
360° dalla laguna alle vette
dolomitiche. Commovente è
stato il momento in cui Nicola, il
capo scout di Conegliano, ha
allietato la sosta con una dolce
melodia. Sembrava proprio di
essere immersi in un luogo d'al-
tri tempi. La discesa verso Vitto-
rio è stata lunga, ma con deter-
minazione i partecipanti hanno
raggiunto la meta e la giornata è
stata coronata con la Santa
Messa in onore della Santa. Una testimonianza dal
Al termine i devoti hanno potuto vivo di Egidio Podestà,
introdurre il capo all'interno di ex deportato durante
l’ultima guerra, ai giova-
una cancellata di ferro battuto ni visitatori della mostra
chiedendo alla Santa di essere organizzata da Oris
guariti o preservati, appunto, dal “parigin” per aiutare la
memoria a non dimenti-
mal di capo e sono passati attra- care il significato e le
verso delle colonne per far pas- conseguenze della
guerra. Sotto:
sare il mal di schiena. un’immagine sbiadita,
La comunità di Vittorio Veneto ma significativa, di
alcuni nostri soldati
ha accolto con grande calore durante la guerra in
questa iniziativa, felice di poter- Grecia.