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che mostra se ‘diciamo’ di essere          Un inaspettato folklore a Montepulciano...
cristiani o ‘se proviamo ed esserlo’ per
davvero.                                   Il giorno destinato al ritorno a casa ci ha permesso di visitare Montepulciano, un caratteristico
Questa esperienza ci ha permesso           borgo medioevale che abbiamo potuto apprezzare non solo per il suo vino famoso, ma
anche di riflettere sul significato e il   anche e soprattutto per una interessante e variopinta coreografia folcloristica dovuta al palio
valore delle indulgenze, un aspetto        della città che si svolgeva proprio quel giorno.
della nostra vita di credenti che non
sempre sappiamo valorizzare a dovere       “Bianche Cime” e molto partecipata da        appetitoso pranzo in un agriturismo del
e che rappresentano una forte riserva      tutti i presenti.                            luogo e il successivo soddisfatto
di “vitamine spirituali” per noi e anche   L’ultimo giorno prevedeva una sosta          rientro a casa.
la possibilità di fare degli autentici     intermedia presso la cittadina di Mon-       Adesso c’è un anno di tempo per
“regali di paradiso” per i nostri morti e  tepulciano che, proprio quel giorno –        lasciar decantare quanto vissuto .. e
per le persone che abbiamo amato. Ad       piacevole imprevisto nel viaggio!-           per prepararsi psicologicamente al
esse, infatti, dopo che sono morte, non    festeggiava il suo Palio folcloristico,      prossimo viaggio che avverrà la prima
possiamo più dimostrare materialmen-       con la partecipazione dei vari quartieri     sgentati.m“maneadidtai tsee,tgteemntber,em2e0d1i7taitne S..a”.rde-
te il nostro amore, mentre invece          nei costumi medioevali e la corsa delle
possiamo aiutarle ad arricchire la loro    botti (sostitutiva di quella dei cavalli ..
esperienza di Dio e di paradiso            vista la produzione vinicola della
riducendo le conseguenze delle loro        zona). La visita si è conclusa con un
fragilità umane che chiamiamo ‘pecca-
ti’.                                       ...e dei doverosi momenti di ristoro e di relax
Questo tipo di aiuto lo possiamo offrire
sempre ai nostri cari defunti, ma in       Una gita, o pellegrinaggio che sia, non può prescindere da alcuni piacevoli appuntamenti
modo particolare e del tutto speciale lo   gastronomici e di relax: ecco la quasi totalità dei partecipanti in un momento in cui è stato
possiamo donare negli anni che la          possibile mettere i piedi “sotto la tavola”.
Chiesa chiama “santi” e in particolari
circostanze (tipo il “perdon d’Assisi”)
che assumono un significato religioso
più forte per la nostra vita di credenti.
Concluse queste riflessioni siamo
arrivati a Roma per la sistemazione in
un ottimo albergo e il pernottamento.
Il giorno dopo abbiamo iniziato la visita
alla Roma cristiana, aiutati in questo
da una guida molto preparata che ci ha
accompagnati a visitare la basilica di
San Giovanni in Laterano, la chiesa
ufficiale del papa, dove abbiamo attra-
versato la prima porta santa e abbiamo
potuto anche fare un canto-preghiera
eseguito da un gruppo di cantori del
coro Bianche Cime di Belluno che
hanno partecipato al pellegrinaggio.
Successivamente ci siamo recati in
visita alla basilica di Santa Maria Mag-
giore, dove abbiamo ripetuto il rito del
passaggio della porta e scattato una
foto-ricordo dell’intero gruppo.
Nel pomeriggio abbiamo avuto la
possibilità e il piacere di visitare una
parte dei Musei Vaticani e di sostare,
per un breve periodo, all’interno della
splendida Cappella Sistina, avvolti dai
capolavori di Michelangelo che non
solo ti costringono a elevare lo sguar-
do in alto (per poterli ammirare), ma ti
elevano anche lo spirito, stimolandoti a
riflettere sul senso della vita e le sue
prospettive future. Dai musei vaticani
siamo poi passati all’interno della mae-
stosa basilica di San Pietro che abbia-
mo ammirato nella sua imponenza e
nella sua ricchezza di monumenti e di
simboli religiosi, soffermandoci, in
particolare, dinanzi alla Pietà del
Michelangelo e alla tomba di Giovanni
Paolo II. La serata, poi, si è conclusa
dopocena con un’allegra e simpatica
carrellata di canzoni, accompagnate
dal suono della chitarra, alla quale ha
partecipato con entusiasmo anche un
folto gruppo di pellegrini lombardi che
condividevano l’albergo.
Il giorno dopo abbiamo visitato la
quarta basilica di Roma, chiamata San
Paolo fuori le mura, e ci siamo adden-
trati nella Roma imperiale con
l’immancabile visita a Piazza di
Spagna (con la scalinata di Trinità dei
Monti appena restaurata), a Piazza
Navna, alla Fontana di Trevi, al Pante-
on e al Colosseo e al Foro Romano
che, verso sera, saliti al Campidoglio,
abbiamo potuto ammirare anche da
quella prospettiva.
La giornata si è conclusa con la messa
celebrata nella Chiesa del Gesù: una
preghiera ravvivata dai canti dei coristi
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