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l'eco Del CASTIONESE

RISCOPRIRE IL “PADRE NOSTRO”
                        (parte terza)
                                       vivere; ma siccome per Gesù il      quando ci troveremo ‘faccia a
Dopo aver cercato di approfon-         pane è spesso usato come sim-       faccia’ con Lui… ad una condi-
dire il significato racchiuso nelle    bolo di qualcosa di ben più         zione, però: che anche noi sap-
parole “sia santificato il tuo         grande.. con queste parole chie-    piamo perdonare ai nostri fratel-
nome” cerchiamo ora di concen-         diamo a Dio di anticipare per noi   li, ossia alle persone che ci
trare la nostra attenzione sulla       già nel presente l’esperienza del   provocano amarezze, sofferen-
seconda parte del ‘Padre               suo regno che gusteremo             za e dolore. Il perdono di Dio,
nostro’. Le richieste che seguo-       ‘domani’.                           infatti, è un regalo tipico del
no possono essere formulate            La richiesta successiva, poi:       Regno di Dio, e non possiamo
così: “continua a darci ogni           “rimetti a noi i nostri debiti,     pretendere di entrare in questo
giorno il nostro pane quotidiano       perché anche noi li rimettiamo ai   Regno e di farne parte.. se non
.. e rimetti a noi i nostri debiti”.   nostri debitori” è abbastanza       facciamo nostre le caratteristi-
Apparentemente sembrano non            chiara nel suo significato: noi     che di Gesù e –in modo partico-
avere niente a che vedere con          –fin d’ora- chiediamo al Signore    lare- la sua misericordia e il suo
le affermazioni precedenti, in         di essere comprensivo e miseri-     perdono.
realtà –invece- sono molto più         cordioso verso i nostri limiti e i  Nel prossimo numero complete-
simili di quanto possono sem-          nostri errori (che in termini       remo la riflessione facendo
brare a prima vista. Facciamo          religiosi chiamiamo “peccati”),     particolare attenzione alle
attenzione alla prima richiesta:       ossia di anticipare già nel         parole che, tra poco, saremo
la traduzione italiana, dopo il        presente della nostra vita quel     ‘costretti’ a modificare quando
sostantivo “pane” mette                giudizio di misericordia e di       pregheremo il ‘Padre nostro’.
l’aggettivo “quotidiano”, che noi      perdono che sperimenteremo
recitiamo abitualmente, ma che
non riproduce fedelmente il            Traguardi matrimoniali “coi fiocchi”
senso della parola greca che
andrebbe tradotta, invece con          Due coppie di “diamante”, ancora in piena forma, che hanno festeggiato l’ambito e
“pane che fa sussistere”, cioè         –momentaneo!- traguardo della loro vita di coppia: Paolo Terribile e Paola Benetti (sopra)
pane ‘che tiene su’. La traduzio-      e Giovanni Piol e Bianca Pietrella (foto sotto). Felicitazioni vivissime e – a Dio piacendo-
ne letterale, quindi, sarebbe:         ancora “ad multos annos”.
“pane che tiene su”… che ci da’
forza anche per il domani.
Con la domanda: “dacci il nostro
pane che ci tiene su” noi chie-
diamo senz’altro il pane mate-
riale che è necessario per

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