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inserto speciale2                             l'eco Del CASTIONESE

                               adagio adagio... ma: avanti!

                REGALO DI MATRIMONIO PER MODOLO

I primi lavori realizzati all’esterno della chiesa di Modolo: l’abbattimento della pianta che      Era il 25 luglio del 2015 quando,
creava continui danni alla struttura, sia sul tetto (fogliame) sia -all’interno- sulla pavimenta-  nella chiesetta di Modolo, si sono
zione (radici): ora l’edificio sacro può respirare.                                                sposati Anna Miari Fulcis e
Alcune altre fasi dei lavori esterni all’edificio sacro che –sotto la direzione del nostro archi-  Jacopo Spadolini: una scelta di
tetto Andrea Zinato- sono stati realizzati allo scopo di sanare le mura della struttura, impe-     vita che rappresenta una costan-
dendo la risalita dell’umidità, e di rendere più bello l’accesso alla chiesa stessa.               te nella storia dell’uomo, ma che
                                                                                                   – in questo caso- ha prodotto
                                                                                                   anche una sorpresa piacevole e
                                                                                                   inaspettata per la nostra Comuni-
                                                                                                   tà. Gli sposi, infatti, hanno chiesto
                                                                                                   a tutti i partecipanti al loro matri-
                                                                                                   monio di devolvere il corrispettivo
                                                                                                   in denaro, dei doni che avrebbero
                                                                                                   fatto alla nuova famiglia, alla
                                                                                                   parrocchia, per realizzare dei
                                                                                                   lavori di miglioramento di cui
                                                                                                   avrebbe beneficiato proprio la
                                                                                                   chiesetta di Modolo che aveva
                                                                                                   visto il formarsi della loro famiglia.
                                                                                                   Questo bel gesto di generosità
                                                                                                   (unico nel suo genere!) ha dovuto
                                                                                                   attendere parecchio tempo per
                                                                                                   concretizzarsi: prima a motivo
                                                                                                   delle lentezze tecniche che richie-
                                                                                                   de la stesura e –soprattutto-
                                                                                                   l’approvazione del progetto da
                                                                                                   parte della Sovrintendenza ai
                                                                                                   beni artistici (a cui tutte le chiese
                                                                                                   sono sottoposte), poi anche
                                                                                                   perché il parroco desiderava che
                                                                                                   alla parrocchia venisse ricono-
                                                                                                   sciuta la proprietà dell’edificio
                                                                                                   sacro (sia a motivo dei lavori fatti
                                                                                                   in passato, sia del pluridecennale
                                                                                                   utilizzo della chiesa). Finalmente
                                                                                                   –parafrasando la celebre escla-
                                                                                                   mazione di Galileo- “qualcosa di
                                                                                                   muove!” e, infatti, il mese scorso
                                                                                                   sono iniziati i lavori esterni alla
                                                                                                   chiesa (non previsti all’inizio, ma
                                                                                                   imposti –giustamente, in questo
                                                                                                   caso- dalla Sovrintendenza) che
                                                                                                   permetteranno di sanare le
                                                                                                   superfici murarie e, quindi, di
                                                                                                   realizzare –a breve- i lavori di
                                                                                                   ristrutturazione interni, in modo
                                                                                                   che possano essere più duraturi.
                                                                                                   Nel frattempo la famiglia di
                                                                                                   Jacopo e Anna si è arricchita di
                                                                                                   due nuove presenze: Thiago e
                                                                                                   Theo, ai quali auguriamo di poter
                                                                                                   presto ammirare i risultati del
                                                                                                   dono fatto alla chiesetta dai loro
                                                                                                   genitori.

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