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l'eco Del CASTIONESE
SCHEGGE DI LUCE... IN UN CIELO CUPO
Passato e futuro della Comunità? alimentari e produttive, la distru-
zione di tante forme di biodiver-
Due immagini della bella chiesetta (opera del nostro Fausto Viola) che si trova all’interno sità e la mutazione delle condi-
della parrocchiale di Castion. Volutamente è stata fotografata ‘al naturale’ e ‘illuminata’ zioni climatiche che favorisce la
dalle luci: un segno della nostra comunità che si è ritrovata ‘opaca’ durante la pandemia e comparsa di fenomeni mai visti
che ora sta riaccendendo le luci e ritrovando entusiasmo e voglia di stare insieme. prima.
Vorrei, però, in questo momen-
Questo numero del bollettino ginocchio da un virus che ci ha to, soffermarmi più su alcune
doveva essere un reportage di creato un’infinità di problemi, di situazioni, su esperienze positi-
avvenimenti piacevoli e promet- sofferenze e ci ha costretti a ve che questa realtà anomala
tenti: festa del Perdono, cele- vivere in una “clausura” forzata, ha favorito e che – nel titolo- ho
brazioni pasquali, cresime, privandoci di quel contatto definito “schegge di luce”,
comunioni, festa della mamma, umano di cui ciascuno avverte perché ogni avvenimento
conclusione dell’anno catechi- la necessità e il bisogno. Chiusi presenta sempre due facce e
stico, Corpus Domini, progetti in casa, timorosi di incrociare il anche in questo tempo doloroso
estivi ecc.. la pandemia, invece, passo sul marciapiede e nelle e preoccupante è possibile
ci ha costretti a modificare i file per il cibo, misurando con gli trovare segnali positivi e di spe-
nostri progetti.. occhi la distanza tra di noi e gli ranza. Ci sono state chieste, ad
Sono stati mesi inaspettatamen- altri.. ci scopriamo creature esempio, in questi mesi, cose
te difficili e preoccupanti per fragili e indifese .. a volte anche che non eravamo più abituati a
tutti, questi con cui è iniziato il assaliti da paure irrazionali. fare insieme. Essere responsa-
2020! Ci sarà tempo per farci doman- bili e pazienti non sembrava più
Il mondo moderno si è scoperto de sull’origine reale della pan- cosa per tutti, prima che ci
improvvisamente messo in demia, su quanto vi abbiano venisse domandato di stare
influito le nostre abitudini lontani tra di noi, per stare vicini
alla medesima idea di comunità.
La tristezza dei funerali “privati” A chi era forte è stato chiesto di
diventare custode di chi era
L’ultimo funerale –di fragile. A chi era giovane di met-
De Barba Teresa- tersi a servizio della debolezza
celebrato al cimitero degli anziani. A chi aveva
di Castion con le studiato da medico o si era
restrizioni dell’epoca preparato come infermiere è
Covid 19: è stato stato chiesto di esserlo nel
davvero triste trovarci modo più estremo possibile,
costretti a dare mettendo a rischio la vita
l’ultimo saluto a propria e dei propri cari….
parecchi dei nostri Questa dolorosa esperienza
cari in una forma così umana che stiamo vivendo
‘ristretta’ e priva di racchiude in sé una grande
quell’abbraccio opportunità: quella di guarire da
affettivo che esprime quell’individualismo che ci ha
la stima e l’affetto per portato ad allontanarci gli uni
chi ci lascia e la dagli altri, a guardarci con
vicinanza e la solida- sospetto, a ritenerci autosuffi-
rietà ai familiari che cienti. Ci sentiamo un po’ tutti
ne subiscono la come foglie portate dal vento e
perdita. che hanno bisogno di trovare
2 qualche appiglio. Per questo
non ci sono eroi solitari, a
questo giro di giostra, ma solo
milioni di mani che hanno sco-
perto di essere ancora capaci di
tendersi, perfino quando non
possono sfiorarsi.
Desidero, ora, segnalarvi
alcune testimonianze, alcune