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«L'ECO DEL CASTIONESE» Il
San Gatz.ano Thlene San Lorenzo c2 Modole
La singolare chiesa di san Gaetano, costruita sul finire della Prima Guerra Festeggiare il Santo patrono in Alla festa di San Lorenzo non
Mondiale a implorazione della pace e a protezione dei boschi e delle campagne. anticipo di un giorno non è stato è difficile incontrare persone.
far torto a San Lorenzo, visto che Molti sono gli amici del Santo,
Quel 7 agosto scorso il me- va calmo e tranquillo. In questo quest'anno la sua festa cadeva di emblema del giovane affascinante
teo non era tanto rassicurante. senso lo abbiamo pregato anche domenica, quando la parrocchia è e generoso; ma molti sono anche
Eppure all'orario preciso della noi, chiamati a vivere in un mon- già piena di impegni comunitari. quelli che tornano in paese,
Messa in onore di San Gaetano do inquieto e inquietante. Sta di fatto che la festa è riuscita nostalgici delle loro origini. Modolo
i fedeli più affezionati erano lì, veramente bene. Si sa, tutto era una centrale di vite, attive
chi seduti sulle panche, chi sui Fortunato San Gaetano che comincia dalla Messa . La chiesa e amichevoli, che poi si sono
muretti, chi in piedi, ma erano in mezzo ai tanti suoi problemi era piena di devoti, presenti gli sparpagliate in tutte le direzioni.
lì presenti. Messa in canto, in ha saputo vivere nella calma, in alpini con penna in testa. Con Ecco perché ilritornarvi è un
preghiere a voce alta, in ascolto pace. Che questa sua "calma" le loro voci vigorose non è stato rinfrescare i propri ricordi e la
della Parola di Dio, col pensiero abbia influito nel dare il nome difficile pregare e cantare. propria vita. Grazie, San Lorenzo!
rivolto a Dio, ai propri famigliari, anche alla strada che corre da- È stato bello mettere in onore La festa si è conclusa nei
alle tante persone in ferie, ai sani vanti, detta appunto "Calmada"? la figura di san Lorenzo, uomo locali dei Conti Miariper una
e ai malati. Attorno a quella Mes- Storicamente non sarà proprio di fede, di carità e di attenzione cena amichevole allestita dai
sa, ornata dal verde estivo delle così; ma nessuna vieta di pen- alla vita pubblica. Sì, con lui sorprendenti Alpini castionesi,
piante, ruotava il mondo intero abbiamo pregato anche per l'Italia esperti di raduni conviviali per la
con le sue conquiste acquisite e sarlo. e per i suoi politici, perché siano gioia della gola e dell'udito, nello
con i suoi enormi problemi più Dopo la Messa il Santo stesso sapientemente aperti e impegnati stile del cameratismo sempre
che mai scottanti. per il bene comune. E abbiamo di buon gusto. Il Santo Patrono
ci ha inviati a celebrare la fe- fatto bene , perché ce n'è di benedica l'A.N.A. di Castion e i
San Gaetano è detto "Il San- sta dell'amicizia nei pressi della bisogno. suoi germogli sempre vivi e freschi.
to della Provvidenza". Era un "Casa Colle". Tutti presenti, tutti
uomo attivo, intraprendente in con qualcosa: una brioche, un San Lorenzo di Modolo con il suo campanile che svetta tra le nuvole,
favore dei poveri, dei malati dolcetto, un'aranciata, un bian- come sentinella tra le case e le campagne.
specialmente incurabili, dei vari chetto, un rosso clinto, un canto,
responsabili della vita religiosa e una battuta, un coro paesano,
civile. Per quanto stava in lui, fa- un sorriso, una stretta di mano
ceva molto e pregava molto. Poi e un abbraccio. Il tutto condito
si affidava alla Provvidenze più di cordialità, di gratitudine e di
abile di lui nel portare a compi- gioia, tanto da farci dire: è bello
mento le sue opere. Così se sta- per noi stare qui e tornarci. Allo-
ra: a buon rivederci al prossimo
anno. La nostalgia ci riporterà!
San Rocce ch' Faverga
Fortunato San Rocco di trovar collocata la sua festa nel cuore delle ferie Faverga: Chiesa di San Francesco, titolare, e di San Rocco con il suo apposito
altare laterale.
agostane. Così la chiesa si riempie con facilità di persone bisognose di
riposo e di riflessione. Molti sono i paesani, ma molti sono anche gli oriundi
che vogliono respirare, almeno per qualche giorno, aria e devozioni della
propria terra di origine. Quanti volti, quanti sorrisi e quante voci ascoltate
nell'amicizia più semplice e vera! Abbiamo pregato e ammirato insieme la
figura di San Rocco, pellegrino dell'amor di Dio e del prossimo, specialmente
del più bisognoso e trascurato. È stata una lezione di vita e di generosità,
che fa sempre bene conoscere e mettere in pratica, diventando anche noi
pellegrini dell'amore di Dio e del prossimo.
Il saggio di fede e di amicizia si è prolungato poi nel rinfresco che si è tenuto,
con soddisfazione di tutti, sotto "La Lobia". Beati i nostri vecchi che hanno
edificato l'apposito altare in onore di San Rocco e che hanno previsto l'utilità
della "Lobia" come luogo di incontro amichevole tra paesani vecchi e nuovi.