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Anno C - N° 1 - Pasqua 2019
COMPLEANNO COI FIOCCHI!
100 anni! Fcuftibcnnsmcfgneauhhooloneoatiatvnsmeielnetailgzdetearlaineoigessigietovnmtiiiisclnvinaolinuessheieirmctoavngfimunrob.nongevurtiemtueeltebensgiin.ols.lurtteie.lregetipnoonaenEiuifoncttinaaoinaibcnseltfvcbmpectefrplfieraooalsao,eiiercùmornebenarie;.slnosui.oorgiismslcoglalqaaocalinllea»peiushrmceasg,.eoacicrpagcmirenoiominet,oe,atpgpatsosnptenolae,acieorentrloiiotmrp,tcczaomepduhhireocllieoeeùeòeee---l
Sono passati ormai 100 anni, da Parrocchiale S. M: Assunta di A distanza di cento anni è difficile
quando è uscito il primo numero di Castion” e, come sottotitolo: “Si trovare motivazioni diverse –anche
questo bollettino parrocchiale a pubblica la prima domenica di ogni se espresse, magari, con parole
firma dell’allora pievano di Castion: mese”. più in sintonia con la contempora-
don Sperandio Da Pos. E’ interessante ricordare le parole neità- che possano esprimere il
Era il 10 agosto 1919, e la popola- con le quali il parroco, nell’articolo senso e lo scopo di questo bolletti-
zione castionese, e italiana in di apertura, presentò questa nuova no che continua (anche se con
genere, stava ancora vivendo sulla rsptgvppEcisnlimrbb«enieeiuomieaiuilLapcnvioùi.olczomiarsoiciogigPrùnlmiapdttioenaoeeioedlriiopvtaotefeelprpuireieenaavesrttilpetstrànefieqsaartoacavarpepr,ttt,urcineiotrirfieimrstaeprùrhloonicàcepibavcsetélictooaevtouobzitrfàch,dnoiamrilocedccotodieaomaacmtiihbnmiienmmldscunleefsoiiaraoco,epguireiaotl,ieolnseltndalnleannieaPireieccezliptletdorcplrataoeieiepesiolveaeinarradrnùuaranmszrasosieedoadlpiiitguiduao:uicrnecrapgedeeodnpeictcdlsratliirioneesahoiarooapirivsoomorlnilrrlneaaacfeieeao,vnipcicurgnmmmcevdniooopinseltoinuieeirntaapru,tip…attnteimllragrbaeàlillianeeaeelùi-----.,:iil scadenza più rarefatta rispetto alla
propria pelle le conseguenze del partenza) a entrare nelle nostre
primo grande conflitto mondiale, famiglie e a collegare tra loro fatti,
quando don Sperandio decise di avvenimenti e persone.
raggiungere tutte le famiglie della Le quattro facciate di allora sono
pieve con un piccolo giornale che
portasse la sua voce e facesse
conoscere la realtà e gli avveni-
menti locali più significativi a tutte
le persone che abitavano questo
territorio… raccomandandosi –fin
dal primo numero- che il bollettino
fosse consegnato a tutti, indistinta-
mente dal fatto che fossero prati-
canti o meno.
E così, nel mese di agosto del
1019, “vide la luce” il primo numero
di questo periodico che portava
come intestazione: “Bollettino
Immagine significativa e solare della nostra Comunità
.”Apriamo” questo numero del bollettino –che ci richiama ‘radici’ antiche della nostra storia locale- con una foto che presenta il cuore
pulsante della nostra comunità attuale: i bambini, le famiglie i giovani, i chierichetti .. che hanno partecipato alla “Festa della vita”, dome-
nica 13 gennaio. Riscoprire il valore della famiglia e “fare famiglia” tra di noi è uno dei modi più concreti per rispondere all’invito di Gesù:
«Da questo vi riconosceranno che siete miei discepoli: dall’amore reciproco!».
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