Page 5 - 2016_1
P. 5
l'eco Del CASTIONESE
esaurito’. Le performance dei ragazzi dell’A.C.R.
Il pomeriggio di domenica 31 gen-
naio ha visto la classica sfilata dei Il Gruppo dei ragazzi
carri allegorici in Pian delle Feste. dell’A.C.R., che si sono
Quest’anno il numero dei carri e improvvisati attori provet-
dei gruppi partecipanti è stato un ti, ha offerto anche
po’ più ridotto del solito, ma ha quest’anno, a genitori e
dato ugualmente vita ad una sfila- simpatizzanti, una piace-
ta allegra e interessante. Si è vole serata, presso il
fatto notare, per l’imponenza salone dell’asilo.
della struttura, il carro presentato Un’iniziativa che, oltre ad
dalla frazione di Faverga, mentre offrire spunti di piacevole
la coppa del vincitore è stata umorismo, favorisce
assegnata, per la seconda volta anche la capacità espres-
consecutiva, al paese di Caleipo siva e la sicurezza di sé
che ha messo in scena “I Vichin- dei nostri ragazzi.
ghi” con una partecipazione vera-
mente notevole di figuranti. Quest’anno, come comunità, essere ricoverato all’ospedale
L’appuntamento è per il prossimo l’abbiamo inaugurata anche noi prima e ospitato presso la casa di
anno, con la speranza che le ‘alla grande’, con una chiesa riposo “Padre Kolbe” di Pedavena
frazioni “dormienti” di questa gremita di persone e –soprattutto- poi.
edizione ritrovino entusiasmo e di ragazzi del catechismo .. la Questa situazione ha di fatto
voglia di essere nuovamente speranza e l’augurio, adesso, è di chiuso definitivamente la possibi-
protagoniste. saper fare tesoro di questo tempo lità di prestare un qualche aiuto
e dei suggerimenti che da esso ci alla nostra comunità.
PACQROUTRNAEANRIGZENASAOZIMSZSTIPARIN:I T vengono offerti. Successivamente –accertato il
fatto che dalla curia mi è stato
Il tempo di preparazione alla DI VPIRTOASPPAETSTTIOVREALE detto che non è possibile avere
Pasqua è sempre stato, per noi altri aiuti sacerdotali- mi sono
cristiani, un periodo ‘speciale’ in Con il mio arrivo a Castion la vita rivolto a don Sirio, presso il san-
quanto –più del resto dell’anno- ci di parrocchia ha avuto, quantitati- tuario del Nevegal, il quale si è
invita a rafforzare la nostra vamente, una riduzione della reso disponibile a dare una mano
preghiera, ad accrescere la presenza sacerdotale in quanto alla parrocchia, compatibilmente
nostra generosità e disponibilità prima c’erano fissi e residenti due con il suo servizio presso il san-
nei confronti dei più poveri e biso- sacerdoti e dopo è rimasto in tuario. Purtroppo, recentemente
gnosi e –in particolare- ad eserci- canonica soltanto il parroco che, anche a lui sono sopraggiunti seri
tare la nostra forza di volontà su però, ha avuto la possibilità di problemi di salute, per cui adesso
noi stessi, cercando di essere più essere aiutato “par time” da don è importante che si preoccupi di
forti di certe nostre comodità o Renzo Sirena, che risiedeva a curarsi, e –conseguentemente-
difetti o vizietti. La quaresima è Belluno. Verso metà dicembre, siamo rimasti nuovamente ‘a
praticamente racchiusa dentro purtroppo, a don Renzo si sono mani vuote’.
due simboli molto significativi: la aggravate le sue già precarie Questo fatto, se da un lato ci priva
cenere sulla testa e l’acqua sui condizioni di salute ed ha dovuto di una presenza importante,
piedi. La cenere, che riceviamo
sul capo il mercoledì, primo Una visita molto gradita
giorno della quaresima, ci richia-
ma la nostra realtà di creature Si tratta quasi di una foto “di repertorio”, ma era giusto ricordare la piacevole visita del
destinate a ritornare polvere, ma Coro Famiglie di Domegge che è venuto a ravvivare, con i suoi canti, una messa domeni-
ci ricorda pure che Dio ci ha cale della nostra comunità. Una visita che è poi stata ricambiata dal nostro Coro polifonico
creato dalla polvere “soffiandoci”, che è salito in Cadore, per un concerto natalizio, a Vallesella, ospite di don Simone.
facendoci dono del suo Spirito, e
questo è la nostra promessa di 5
risurrezione e di vita eterna, la
certezza che non resteremo sola-
mente polvere.
L’acqua sui piedi, invece, ricorda
il gesto compiuto da Gesù
nell’ultima cena, quando ha
lavato i piedi ai discepoli ed ha
spiegato il suo gesto dicendo: «Vi
ho dato l’esempio, perché faccia-
te anche voi come ho fatto io». La
quaresima, quindi, è un’ottima
scuola di vita e una palestra che
ci permette di esercitare il nostro
cuore buono e di fare del bene.