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Anno XCV • settembre 2014 • n. 4

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                                                                           DEL                                i

                                                                           CASTIONESE

                                                              Bimestrale della Parrocchia
                                                              di S. Maria Assunta di Castion

Poste Italiane Spa, Sped. in A. P., D.L., 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, c. 2, NE/BL - 32100 CASTION BL - ITALIA

Grazie Signore! Grazie, castionesi!

       La vita continua e si rinnova

ACastion la notizia del               scolastica che pastorale. Era             Serenità, cordialità e un pelo di nostalgia.
         cambio del parroco e         logico che qui giungessi con
         del cappellano ha preso      palese trepidazione: non avevo       munità cristiana di Castion. È     dico: Grazie, Signore, e di tutto
subito le ali del vento e si è al-    mai fatto vita di parrocchia; per    stato duro far quadrare i conti    cuore!
largata in un baleno cogliendo        di più arrivavo dopo il dinami-      quando i problemi sono vasti
di sorpresa i fedeli.                 co servizio dell'arciprete Mons.     e la competenza amministrati-          Un fraterno ringraziamento
                                      Giuseppe Pierobon, stimato e         va non è adeguata. Eppure si       lo devo rivolgere ai sacerdoti
    Cosa devo pensare di me,          amato da tutti.                      sono ottenute cose importanti      che mi sono sempre stati vicini,
don Onorino? Dopo 32 anni di                                               e utili per il bene materiale,     e in particolare ai tanti cappel-
sereno servizio pastorale non         L'AVVIO DEL SERVIZIO                 culturale e spirituale della par-  lani che si sono avvicendati ac-
ho fatto fatica ad accorgermi             Con ansia e timore ho fatto      rocchia nella sua interezza.       canto a me. Tutti hanno lascia-
che le mie batterie stavano                                                                                   to un segno nei fedeli e anche
pian piano scaricandosi. Era          i miei primi passi nella speran-     RINGRAZIAMENTI DOVEROSI            nel pastore, a cominciare dal
giusto allora lasciare spazio a       za di farmi le ossa di parroco.          Non posso dire che tutto       primo, don Marco De March,
forze più giovani e più fre-          Ci son riuscito? Del tutto, no;                                         fino all'ultimo, don Simone
sche, anche se il distacco po-        con l'aiuto di Dio qualche pas-      sia andato alla perfezione. Ma     Ballis, che ha generosamente
teva portare un po' di fatica         so l'ho pur fatto. Non è stato       qualcosa è stato fatto, grazie     supplito ai miei limiti che si
in tutti.                             un cammino facile ma, alla           all'opera di tutti. In primo luo-  palesavano progressivamente
L'ARRIVO A CASTION                    fine, è stato esaltante, grazie      go devo ringraziare Dio che,       più vistosi, e che è già pronto
                                      alla fede che ti fa sentire stru-    con la sua presenza e il suo       per spiccare nuovi impegnativi
    Quando sono arrivato a Ca-        mento, magari spuntato, nelle        silenzio, mi ha sostenuto con      voli verso il Cadore.
stion venivo da una esperien-         mani del grande e vero regista,      la forza della fede; non mi ha
za educativa più ristretta e più      Dio, sempre all'opera, sempre        lasciato cadere nello sconforto        Un grazie grande lo devo
                                      vicino e attento.                    e tanto meno nell'avvilimento,     dire ai collaboratori più vicini:
Non padrone ma ministro della Parola                                       grazie al suo Spirito che è fonte  ai sacrestani di tutte le chiese,
di Dio e della liturgica orante!      LA MISSIONE DI PARROCO               di brio e di pace. Per questo
                                          In fondo il progetto era suo:                                                               I continua a pag. 2

                                      mi ha chiamato, mi ha man-
                                      dato, mi ha tenuto per mano.
                                      Dovevo annunciare la sua pa-
                                      rola nelle molteplici situazioni
                                      di gioia e di dolore, per portare
                                      ovunque consolazione, pace e
                                      amore. Dovevo sentirmi fratello
                                      tra fratelli, uomo con i piedi
                                      per terra ma con lo sguardo
                                      rivolto in alto, dove trovare si-
                                      curezza. Uomo del presente e
                                      uomo del futuro; uomo capace
                                      di indicare il Cristo amico e ga-
                                      rante per il di qua e per il di là.

                                          Da abile Regista mi ha chia-
                                      mato e mi ha insegnato anche
                                      a usare al meglio i beni terreni
                                      di cui era proprietaria la co-
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