URBANISTICA SELVAGGIA

Sebbene siano rare le fotografie riportanti l’aspetto urbano della vecchia frazione di Faverga, non possiamo esimerci dal formulare alcune considerazioni. Il 1973 fu un anno particolare per l’ urbanistica del paese.

Per facilitare l’attraversamento del paese, fu deciso l’allargamento della strada principale. Le concezioni urbanistiche di quegli anni, che premiavano l’efficenza e l’economicità, portarono ad un effettivo sventramento della frazione, stravolgendone il nucleo e le geometrie originali tipiche di un villaggio.

Come se ciò non bastasse, non venne tenuto in nessuna considerazione il valore storico e culturale degli antichi capitelli, che furono interamente ricostruiti  con dubbio gusto in cemento.

Il danno maggiore causato tuttavia dal nuovo stradone fu la effettiva eliminazione della più antica fontana di Faverga , che tante suppliche era costata ai vecchi frazionisti, e la sua sostituzione con la cimiteriale fontanella  che tutt’ora fa bella vista di sè, sebbene priva di acqua, nella piazzetta di Faverga.

Anche il vecchio lavatoio in pietra rossa , situato a ridosso della casa di fronte alla chiesa, fu interrato per fare spazio ad una piazzola.