Mondo del volontariato pensieri per il 2020

Belluno, 3 gennaio 2020

Mondo del volontariato pensieri per il 2020

In un momento storico particolare, condizionato dalla crisi economica, dalla frammentazione, dalla confusione imperante, il valore del volontariato è di importanza strategica in quanto portatore di solidarietà, di altruismo, di relazione, di chiarezza, di democrazia.

Che cosa possono fare le  realtà associative presenti nel nostro territorio montano, se non coordinarsi e trovare un comune denominatore, per una corretta analisi, nella ricerca tecnica operativa finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

– fare in modo che le diverse agenzie educative lavorino maggiormente in rete tra di loro con obiettivi di medio e lungo periodo, favorendo la condivisione dei processi di elaborazione delle politiche e delle strategie operative;

– accogliere i volontari come risorse importanti all’interno delle progettualità e dei sistemi organizzativi;

– coinvolgere i volontari  nei luoghi di elaborazione delle politiche, valorizzando il protagonismo  con iniziative concrete ;

– sostenere i volontari rispetto ai “mali” di cui soffre la società attuale ovvero frammentazione, individualismo, ripiegamento nella sfera privata e spaccatura dei legami classici di solidarietà;

– sensibilizzare,orientare, accompagnare, accogliere, formare i volontari, ma soprattutto garantire spazi di crescita e relazione;

– guardare con attenzione ai contributi della “cultura solidaristica” sostenendo i volontari nel contrastare i modelli culturali di riferimento che impongono loro l’imitazione di modelli consumistici;

– approcciarsi ai volontari in modo diversificato tenendo conto dei bisogni e delle caratteristiche delle diverse età , delle differenze di genere e delle esigenze peculiari nelle distinte aree geografiche.

Leggiamo insieme alcune considerazioni e proposte:

– per il volontariato la sfida più grande è quella del coinvolgimento non solo per agganciare, ma soprattutto per sensibilizzare, orientare, accompagnare, accogliere, formare, garantire spazi di crescita e relazione;

– in particolare per i giovani il motore dell’azione non sembra possa essere più il richiamo al dovere, ma la messa in circolo di qualcosa di più costruttivo, più completo e soddisfacente, tale da consentire esperienze creative, gratificanti, e, possibilmente , vantaggiose  per il corso successivo della propria esistenza;

– è ancora più necessario oggi organizzare “cabine di regia” e centri qualificati che sostengano le associazioni di volontariato formali e non, nel prendersi cura dell’incontro con i giovani proponendo forme di partecipazione sociale, esperienze di valore educativo, formativo e professionale che valorizzino l’autostima personale e il bisogno di integrazione dei giovani;

– l’esperienza di vivere la dimensione della cittadinanza attiva e della solidarietà deve avvenire in un contesto sociale dove si dà spazio allo sviluppo di strategie di riconoscimento e valorizzazione del contributo giovanile;

– è fondamentale se si vuole raggiungere l’obiettivo di sviluppare nei giovani un adeguato senso di appartenenza e senso di responsabilità, inteso come il sentire parte di qualche cosa di più grande ;

– l’appartenenza chiama in campo il riconoscimento; infatti, pone in essere la domanda: “esisto o non esisto”? Esisto quando l’altro mi riconosce responsabilità, possibilità di sperimentare, di contribuire.

Proviamoci  insieme, nelle tante e variegate realtà locali e  tra queste il nostro simpatico e caro Circolo Sportivo Faverga  con  entusiasmo, dinamismo, incamminiamoci nel nuovo anno 2020, buon lavoro a tutti.

Cordialmente Paolo Capraro