Laori sot la Lobia 2004

SI FA FESTA PER IL PARCO GIOCHI

In evidenza i cortili e le stradine di Faverga

Belluno.   Perdersi dietro una casa, su un piccolo sentiero, entrare e uscire dai cortili, fermarsi ad ammirare un merletto, un quadro, un fiore fatto di perline o un veliero.

Tutto questo è accaduto ieri a Faverga, nella seconda edizione di “Laori sot la Lobia”.

Stradine, piazzette, cortili pieni di gente, per tutto il giorno, per ammirare i lavori di 35 espositori, dai bambini delle scuole elementari di Badilet, agli artisti veri e propri che lavorano in collaborazione con antiquari milanesi.   Il tutto con uno scopo, realizzare un campo giochi per i bambini della frazione.

Franco De Col, presidente del circolo sportivo Faverga, spiega che anche la prima edizione aveva lo stesso scopo e si è riusciti, con i soldi raccolti, a cominciare la sistemazione dell’area interessata, quella in cui c’è il campo di calcio.   Vicino al campetto sorgerà il campo giochi, mentre anche tutto il resto dell’area verrà sistemato. Per ora sono state messe delle nuove reti ed è stata livellata una zona per fare una rampa di accesso.

Il progetto di quello che si è fatto finora e di quello che si vuole fare è stato esposto sotto il portico di una delle case, perché tutti i visitatori potessero conoscere il motivo della iniziativa di ieri.

Decine di persone impegnate ai vari stand: molto apprezzato quello dei dolci.

In tanti si sono fermati anche ad ammirare il lavoro di Tiziano De Biasi e Denny Rossa che stavano lavorando alla costruzione di un galeone.   Altri velieri, completi di tutti i particolari, vele e corde comprese, erano esposti. I due giovani artisti raccontano che ci vuole un anno per completare un galeone lavorando nei momenti liberi dal lavoro.

Belli anche i mobili portati in esposizione.

Ma l’attenzione dei visitatori di Faverga ha potuto fermarsi su molti altri particolari, sia della frazione (splendide alcune vecchie case) che delle esposizioni.

Per chi era nuovo della zona, c’era la possibilità di conoscere meglio la frazione, grazie ad alcune vecchie fotografie e ad un punto internet per avere accesso al sito www.faverga.it.

LAORI SOT   LA LOBIA

SECONDA EDIZIONE ANNO 2004

Domenica 13 giugno ,nonostante il cielo plumbeo e la minaccia di pioggia, a Faverga   la seconda edizione della mostra dell’artigianato castionese “Laori sot la lobia” è stata una vera festa per tutti.

Fin dalle prime ore del giorno, infatti, una quarantina di espositori entusiasti hanno allestito i loro spazi dove per tutto il giorno si sono potuti ammirare oggetti di ogni tipo: dalle pantofole in feltro alle ceramiche raku, dagli acquarelli ai disegni su legno, dal decoro a découpage agli oggetti di perline, passando per ricami, bambole, soprammobili, abiti in lana cotta, cavallini a dondolo, galeoni in legno   e altro ancora.

Merito naturalmente della disponibilità con la quale questi hobbisti, provenienti da tutte le frazioni del castionese con qualche amichevole partecipazione da fuori parrocchia, hanno accolto l’invito del locale Circolo Sportivo per partecipare a questo momento di incontro e alla gentilezza dei proprietari che hanno messo a disposizione cortivi e callette nel borgo vecchio per una piacevole passeggiata.

A completare la festa tutti i frazionisti che, tra la preparazione di gustosi dolci, l’allestimento della pesca e della frasca hanno realmente contribuito a fare di quest’appuntamento un’occasione unica di incontro, che, speriamo, si possa ripetere anche l’anno prossimo.

Il ricavato della manifestazione verrà utilizzato per completare i lavori di recupero del parco giochi frazionale.

Lara Rossa

LAORI SOT   LA LOBIA

Nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 giugno 2004 si è svolta la seconda manifestazione, organizzata dal “Circolo Sportivo Faverga” con la collaborazione degli abitanti del paese di Faverga, intitolata “Laori sot la Lobia”.

Grazie all’impegno di tutti ed alle buone condizioni atmosferiche, il tutto è riuscito bene.

Sabato il concorso di pittura, ha visto la presenza di numerosi bambini, suddivisi in vari gruppi, dislocati un po’ ovunque, intenti nel rappresentare sul loro cartoncino, chi dei monumenti, come la chiesa, la fontana, la “lobia”, oppure alcuni caratteristici cortili.

Il lavoro dei partecipanti si è svolto nell’arco di tutto il pomeriggio, conclusosi con una merenda collettiva, abbinata ad una serie di partite di pallone.

Successivamente si è riunita la giuria con alcuni artisti locali, hanno dato un giudizio positivo dell’iniziativa ed in particolare dei lavori presentati, evidenziando delle buone tecniche di lavoro, molta fantasia e genialità.

Tutti i partecipanti sono stati bravi.

Domenica mattina apertura degli stands, con ben oltre 35 espositori, tutto ben organizzato e messo in mostra, si passava dalle “canevazze”, alle ceramiche, ai pizzi e merletti, alle collane, alle stoffe, , il”decoupage”, ai magic colors, agli acquerelli, agli antichi galeoni, ai tenta “schei di legno”, Borgo Piave e i suoi ponti, “Pan e Formai”, gli scarabocchi, le carabattole, i miei fiori, gli orologi, quadri e cassapanche, la mosaicista, icone, le bambole, e quant’altro.

La gente affluiva pian piano e lentamente la folla si ingrandiva con piena soddisfazione sia degli organizzatori che degli espositori, data la bellezza delle opere esposte i commenti erano sempre positivi.

Interessante alcuni lavori eseguiti al momento come il formaggio, la ricotta, il gelato ed alcune sculture in legno, ricami e pizzi.

Durante tutta la giornata ha funzionato la “frasca”, punto di riferimento, per poter bere qualcosa ed assaggiare alcune leccornie, prodotte dai “capimastri” locali.

Nel tardo pomeriggio la premiazione dei lavori, del concorso di pittura con la presenza della e massime autorità.

Lentamente verso sera la manifestazione si concludeva, i commenti sono stati positivi, a tutti è piaciuto il clima sereno e disteso dell’ambiente in cui era collocata la manifestazione, coinvolgente per i bambini, si sono sentiti liberi di scorazzare ovunque, impegnati nel simpatico stand “le curve di Spot e Sciuset”, per tutti gli altri che hanno potuto godere di una giornata diversa, rivolta all’antico, immersa nei ricordi, con l’amore e l’attenzione alle radici delle proprie tradizioni.

Capraro Paolo